Recupero della chiesa di San Giorgio Restaurato – Jerago Piazza San Giorgio

(studio di A. Carabelli)

In uno studio di  Carlo Mastorgio si apprende che “ La vecchia chiesa parrocchiale di San Giorgio è documentata solo dal sec. XIV° per l’esattezza dal 1398. Però titolo ed ubicazione, già per sé stessi la retrodatano ad epoca molto più antica. Inserita nel vecchio tessuto urbano, essa è senz’altro la prima cappella della comunità, probabilmente eretta in quella fase della cristianizzazione , allorché i canonici, dal vicino centro plebano e battesimale di Arsago, diffondevano la nuova religione nelle campagne e nei piccoli villaggi circostanti. La dedica a San Giorgio è tipica dell’epoca longobarda  per la nota associazione del “ Santo guerriero” col carattere spiccatamente belligerante di quel popolo barbarico. Tutto ciò porta a pensare che l’edificio ebbe una fase preromanica seguita da una romanica, indi da altre successive, che  per ragioni legate ad aumenti demografici, hanno sostituito, inglobato o parzialmente alterato le strutture primitive. Pur tuttavia tale fase è intuibile, se non altro perché è storicamente accertata la presenza, a Jerago, di nuclei famigliari anteriori al mille, come ad esempio due importanti personaggi : Teudalaberto ed Ato da Allierago, presenti come testimoni nel 976 ad una permuta di terreni nel territorio sepriese. “ 

La fase romanica si è rivelata chiaramente nel campanile e nel parametro murario in opus spicatum-spinapesce, della attuale porta di ingresso a sud-ovest, strutture  che permettono di intuire  la dimensione della originale chiesa medievale, altrimenti rilevabile,  nella descrizione fatta da Leonetto Clivone, nel 1559 quale visatore mandato da Cardinale Carlo Borromeo.  Da questa  si rilevano le misure della chiesa antica in braccia 20x 15 , cui si aggiunge il piccolo presbiterio ed il campanile con due campane. Nel 1570, sempre durante  la visita di San Carlo si apprende che l’altare maggiore è ubicato sub nicia picta veteri constructum (in abside dipinta e di antica costruzione) e pare non fosse consacrato. 

La planimetria allegata, ricostruita secondo indagini di archivio permette di elencare la  successione delle modifiche che hanno interessato l’edificio  prima della attuale ristrutturazione . 

Legenda: Zone perimetrate in nero – periodo medievale- costruzione  romanica

               D – Chiesa romanica (illustrata nelle allegata ricostruzione prospettica)

               H – Campanile romanico e sopralzo barocco 

               G – Battistero – di incerta attribuzione per carenza di studi

               Zone perimetrate a tratteggio– ampliamenti avvenuti tra il 1620 ( abitanti circa 150) ed il 1750

               S – L vano delle cappelle di S Carlo e della B.V. Maria

               E –Sacrestia e locali di servizio

               G – Battistero

               N.B. i vani S-L-E-G sono rilevabili solo nella descrizione del Cardinale Federico anno 1620  

               F– Ossario

                Zona perimetrata a Pallini, primo ampliamento del 1750 (abitanti circa 350) ad opera del capomastro Giovanni Piantanida. Lavori di notevole entità con sopralzo della struttura perimetrata in nero, compreso rifacimento della facciata con portico e rinforzo di alcuni muri preesistenti. Sopraelevazione della cella campanaria con demolizione della originale cella bifora, reimpiego dei capitelli a stampella e costruzione della attuale loggia delle campane, sormontata dalla cuspide in cotto e croce in ferro battuto con vela segnatempo.

               Zona perimetrata in doppia riga chiara ampliamenti del 1881(abitanti circa 550) ad opera dell’ing. Graffonaia e decorazioni del Tagliaferri, consistenti nell’aggiunta dell’avancorpo della Chiesa nella parte ovest e del catino absidale M, si sopralzano i vani E ed F  con costruzione al secondo piano di varie aule una delle quali prenderà il nome di Paradisetto . Si formano i due matronei laterali e il coro che insiste sul portale della chiesa.

La vecchia chiesa di San Giorgio fu parrocchiale di Jerago fino alla celebrazione dell’ultima S. Messa il 16  luglio 1927. 

Tutti gli arredi sacri furono trasferiti nella nuova chiesa di San Giorgio e la vecchia chiesa fu adibita ad usi diversi, fino al completo abbandono per inagibilità ed al degrado quasi completo di parte del tetto e dei vani E ed F sopraelevati nel 1881.

Il restauro  della vecchia chiesa di San Giorgio del quale in data 18-19 settembre 1999 festeggiammo la conclusione dei lavori è stato curato dall’architetto Giorgio Vassalli , committente la Parrocchia di Jerago –Parroco Don Angelo Cassani.

Con tale lavoro la Comunità di Jerago  nella ricerca  delle sue origini cristiane entra nel terzo millennio.

( rif.: Carlo Mastorgio -conferenze e scritti , Cazzani E.- Storia di Jerago,- A Carabelli- ricerche in archivio parrocchiale di Jerago – testo- documentazioni, L. Battistella –planimetrie ,  A. Vanzini- disegni, R Falconieri-F. Carabelli documentazioni fotografiche, C. Carabelli  -supporti informatici)

Ricostruzione della chiesa Romanica di san Giorgio in Jerago  X-XI  sec.

(disegno A. Vanzino, Studi A. Carabelli)

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