Dall’archivio Parrocchiale (ricerca di A. Carabelli)
– 28 maggio 1987 ore 21 incontro con i giovani delle parrocchie di Orago, Jerago e Besnate presso la sala dell’Auditorium
(di seguito sintesi di archivio con note redatte all’epoca della pubblicazione del testo):
Ai Giovani di Orago, Jerago e Besnate radunati nell’Auditorium dopo le loro relazioni sul Cammino di fede e sulla problematica che nasce in loro lungo questo percorso, il Cardinale si è così rivolto:
“Sono rimasto ammirato per le vostre relazioni così dense e compatte. Sento che c’è tra voi una complementarietà e colgo che la forza che vi ha mosso è quella dell’unico Spirito Santo che suscita in voi questo senso di più grande comunità a partire dalla Comunità Parrocchiale.” [1]
“ occorre verificare il nostro modo di essere nella Comunità. Quando diciamo : [2] noi siamo la Chiesa, il nostro gruppo, il nostro modo di pensare e di vivere… troppo spesso restringiamo il soggetto “noi”. Occorre risvegliare in noi il senso di appartenenza alla Chiesa, all’unica Chiesa <Ravviva il dono di Dio che è in te>. Vedo in voi genitori uno Spirito di fortezza, uno Spirito di Amore e di Saggezza. Vi ammiro e lodo Dio per ciò che siete, perché avete anche voi molta fiducia nel dono di Dio che c’è in voi”.

[3]“ Ci sono molte scelte importanti della vita alle quali il Vangelo non ci porta direttamente… E’ permesso , allora, qualunque pluralismo?. Niente affatto. Senza Vangelo queste scelte sono irresponsabili, disastrose, come mostra tanta gente che fa scelte disastrose. Devo partire nelle mie scelte, da principi evangelici: amore, carità, dedizione, servizio, spirito di sacrificio, amore alla croce, amore ai poveri, onestà, verità, coerenza. Questo non senza una preparazione culturale seria e l’approfondimento oggettivo dei fatti, degli avvenimenti, di tutto ciò che accade attorno a me e in me:”
[1] Il diffusore del testo, nel renderlo pubblico così chiosava: è chiaro l’invito, se è vera la vostra fede, la vostra appartenenza al mistero di Cristo attraverso l’appartenenza alla Comunità Parrocchiale, essa deve aiutare ad abbracciare tutta l’unica chiesa di Cristo, deve aiutare a sentire la presenza delle altre Comunità Parrocchiali come complementari, non come “Altro, da contrapporre alla nostra”.
[2] Il Cardinale fa riferimento in particolare alla relazione di un gruppo.
[3] Il diffusore del testo introduce il testo successivo quale precisa risposta data ai giovani sul pluralismo, inteso come diritto a prendere decisioni operative sradicate dal nostro appartenere a Cristo , alla Chiesa, al suo modo di vivere
Si ringrazia la Fondazione Don Angelo Cassani per la concessione della fotografia pubblicata