La linea della famiglia dei Visconti di Orago si era estinta dopo poche generazioni. L’ultima discendente, Bianca aveva sposato Ferdinando Lampugnani figlio del Capitano ducale Orlando III. Morto costui nel 1533 e senza figli maschi , Bianca era passata in seconde nozze con un altro personaggio della famiglia Lampugnani: Gaspare Antonio, del ramo dei cavalieri di Legnanello, che avevano il loro maniero proprio nel cuore dell’antica Legnano. Bianca, non solo tramandò alla sua progenie il castello e i beni di Orago, ma altresì il nome del proprio casato patreno determinando il ramo cosiddetto Lampugnani Visconti, Feudatari di Orago e Cassano (per Cassano si intende la sola Frazione di Soiano). I Lampugnani una delle più antiche e importanti famiglie nobili lombarde, entravano così con diversi personaggi nella storia della piccola comunità oraghese. Ma questa non è la sede per ricostruire biografie e personalità. Il nostro interesse si punta solo sull’ultimo discendente: Attilio. Costui nacque il 29 novembre 1672 da Tranquillo e da Anna Maria Bossi. Il padre si era distinto quale capitano nelle truppe spagnole. Attilio invece fu vero protagonista sulla scena milanese della prima metà del settecento. Occupò cariche importanti: Giudice della Legna, Giudice delle vettovaglie, Giudice delle strade; Capitano e mastro di Campo della Milizia urbana; Governatore del Banco di Sant’Ambrogio, Conservatore del Patrimonio, nonché della città di Milano. Incaricato dal Governo si adoperò infaticabilmente nel dirimere con diplomazia e saggezza discordie private e pubbliche. Riguardevole fu il lavoro da lui compiuto per il nuovo censimento dello Stato milanese. Un curriculum vitae veramente brillante che gli procurò stima onori ed anche benefici economici
