Ceramica di Cristo Risorto- Battistero

foto di Francesco Carabelli

Testo a cura di don Remo Ciapparella tratto da “Camminiamo Insieme” – novembre 2020

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Dono della Fondazione don Angelo Cassani a don Remo per aver sempre sostenuto e incoraggiato la loro esperienza di Comunione e di Chiesa.

Da quando don Remo è con noi, non ha mai mancato di apprezzare le iniziative promosse in memoria commovente della persona di don Angelo che si è immolato per la nostra Parrocchia di Jerago in anni grevi di difficoltà per motivi di salute e sociali.

Don Angelo veniva da Milano in serie condizioni di salute dopo esser stato aggredito dalle Brigate Rosse che gli hanno causato parecchi giorni di coma.

Un campione che Jerago ha sempre saputo apprezzare soprattutto negli ultimi anni, messo fuori condizione da una seria malattia che l’avrebbe condotto alla morte.

La ceramica, dopo anni di progettazione, va a decorare la parete spoglia del battistero. Da tempo avevamo in cuore di rendere importante l’antico fonte battesimale che ha donato alla chiesa locale generazione di cristiani.

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La memoria della pienezza per cui siamo stati fatti

Marco Ferrario, Fondazione Don Angelo Cassani – Spazio Compiti

Il bassorilievo con l’immagine di Cristo Risorto inserito nel Battistero della chiesa parrocchiale di Jerago e inaugurato lo scorso ottobre è molto di più di un ornamento artistico. Viene da una storia e indica una rotta.

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Nasce anzitutto dalla storia dei 50 anni di sacerdozio di Don Remo e del suo desiderio di poter aggiungere quest’opera alla bellezza della nostra chiesa per dare ancora più valore al Battistero. Si tratta di un regalo desiderato per questo suo anniversario che diventa un bene per tutta la comunità destinato a durare nel tempo, segno di quel bene che è la presenza attiva e operosa del nostro parroco.

In secondo luogo, c’è la storia di una paternità che prosegue. La Fondazione Don Angelo Cassani ha raccolto la proposta di Don Remo e si è attivata attraverso il contributo di diverse persone per offrire questo regalo. Questo dono, infatti, intende essere un segno di gratitudine per l’esperienza di paternità nella fede vissuta con Don Angelo e proseguita con Don Remo.

Ma questa storia ha un prosieguo: diventa una possibilità per ogni persona che verrà battezzata nella nostra chiesa parrocchiale. 

Si tratta della possibilità offerta ai battezzati e alla loro famiglia di fare memoria che quella morte al peccato e quell’inizio della nuova vita dentro l’appartenenza alla compagnia di Cristo (la Sua Chiesa) ha un orizzonte grande che è possibile raggiungere già oggi: la possibilità di vivere da risorti nel tempo presente.

Cristo Risorto fa da sfondo al battistero e ci ricorda che la morte è già vinta. La morte è già vinta perché ognuno di noi, oggi, dentro il rapporto con Cristo che passa dalla carnalità del rapporto con la sua compagnia presente, può fare esperienza di una vita Risorta. Vale a dire che può sperimentare una una vita piena di senso, in cui sia le gioie che le cadute possono sempre essere offerte. Basta riconoscere il fatto che fanno parte della grande opera di Dio dentro la nostra vita. 

A quest’opera collaboriamo con le nostre mani, con la nostra intelligenza, con la nostra volontà, con la nostra libertà e con la nostra affezione. Tutte queste caratteristiche della nostra vita esplodono dentro il rapporto con Cristo: diventano più vere perché trovano gli argini grazie ai quali portare linfa e irrigazione in ogni campo in cui operiamo. E tutto questo può essere possibile vivendo come ha vissuto Gesù, ovvero nel riconoscimento che ogni cosa è donata dal Padre e a lui può essere offerta.

Insomma, veniamo al mondo per una Bellezza da vivere già nella nostra vita e per vivere l’originalità che siamo per sempre dentro la comunione dei Santi.

Cosa possiamo desiderare di più?

Al termine dell’inaugurazione e della messa con monsignor Stucchi, che ci ha donato la preziosa compagnia di tutta la Chiesa in un momento così importante per la nostra comunità, abbiamo vissuto proprio un anticipo di questa pienezza. Sul sagrato della chiesa parrocchiale, infatti, i bambini di Spazio Compiti hanno festeggiato Don Remo con un lancio di palloncini. È tanta la gratitudine per avere dei bambini e delle famiglie che desiderano vivere un’esperienza educativa che nasce dallo sguardo di Cristo sulla persona e che prosegue dentro l’appartenenza a una grande comunità. È il segno che il buon Gesù continua a operare dentro la nostra realtà ed è il fondamento della speranza con cui affrontare ogni giorno.

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