Nato a Jerago il 15-11-1942 – morto ad Arsago il 19-12-1997. Fu studioso appassionato della storia del territorio, archeologo, archivista, conservatore archeologico del Museo della Società Gallaratese di Studi Patri. Operò a vari scavi in Castelseprio, sotto la guida dell’allora Sopraintendente archeologico per la Lombardia Mario Mirabella Roberti. Apprezzato per serietà scientifica, diresse ad Arsago lo scavo della necropoli longobarda della via Beltrami recuperando 283 tombe. Si dedicò con passione alla nascita del Civico museo archelogico di Arsago, inaugurato nel 1983, di cui divenne conservatore fino alla prematura morte nel 1997. Alcuni suoi scritti scientifici e saggi, sono conservati: presso il museo Bicknell di Bordighera- Fondazione Lamboglia, presso la Società Archeologica Comense, presso i fondi speciali della Biblioteca Luigi Maino di Gallarate. Tra questi ricordiamo una ritrascrizione della: “Cronaca di Gallarate dal 1830 al 1881 manoscritto di Gaetano Pasta- macellaio”. Per Jerago ed Orago con Turri e Dejana ha rinvenuto materiale romano dell’epoca Claudia e balsamari, specchi di argento su fondi di capanna e materiali fittili, glans (proiettili legionari da fionda) – che sono visibili presso il museo di Gallarate “Convetino”; ha rinvenuto formelle esagonali provenienti da una officina di mattoni della Via G. Bianchi. Nella teresiana località ad Fanum- Dialett. a fan ha intuito la presenza del famoso tempio di Jerago. Ha studiato con passione la storia di Orago. A lui si deve una ricerca sulla famiglia Lampugnani, poi Bonomi, nel quadro delle vicende sul salvataggio della statua di San Giuseppe nei prati di Orago (oggi al Giambello). Per Don Angelo Cassani ha dato il primo autorevole riconoscimento scientifico alla romanicità del Campanile di San Giorgio, pubblicando le sue osservazioni in “Raccolta di Appunti e Note in occasione della inaugurazione dell’opera restaurata-Jerago 8 ottobre 1991– Ha fatto parte della Commissione cultura e storia locale (voluta dal comune di Jerago con Orago, con la presidenza dell’ing. Gaetano Bruni) contribuendo con le sue segnalazioni al salvataggio di opere e manufatti antichi quali : – l’affresco mariano (fortunosamente recuperato) oggi visibile al centro anziani don Ghiringhelli, – la Colonna tardo Antica della cascina Marazzi (salvata con l’interessamento della Sovraintendenza) e l’affresco mariano della cascina Pilatello; l’affresco della cascina Molinello – il Crocifisso della Casina Molinello. Negli anni settanta ha operato perchè l’antica chiesa di San Giorgio in abbandono, non fosse distrutta, rallegrandosi e caldeggiando con conferenze ed articoli gli interventi di recupero di don Angelo Cassani del Campanile e della chiesa antica. In collaborazione con lo scrivente, Anselmo Carabelli, ha preconizzato, sulla base di studi di archivio, l’esatta ubicazione della antica chiesa di San Giorgo del VII sec. Confermata dai successivi scavi. A lui si debbono libri sulla storia di Arsago, di Carnago, di Sumirago ed una collaborazione con Mons. Eugenio Cazzani appunti sulla storia antica di Jerago e di Crenna.
Breve biografia di Carlo Mastorgio
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